[Continua da Frecce e vettori (1)]
Scartabellando in Google Books, ho trovato un primo modo di rappresentare i vettori disegnando una freccia accanto al segmento. La mia prima osservazione è stata che questo modo è meno efficiente di quello a cui siamo abituati, dato che la freccia può sostituire il segmento completamente.
Avevo però trascurato due figure [Fig. 1a e 1b] abbastanza interessanti trovate in Lectures on Quaternions (1853) [1]: si vedono due punti (A e B) e un segmento; il segmento, se letto in un verso è il vettore AB, se letto nell’altro è il vettore BA; le frecce che indicano come leggerlo sono disposte una sopra e l’altra sotto, sfruttando in modo efficace la disposizione nello spazio dei segni.
Con il sistema comunemente usato questo sarebbe impossibile (provare a mettere due punte di frecce sui due estremi creerebbe altri problemi, disegnare due vettori non consente di usare gli stessi punti).
Lo vediamo in questa seconda figura [Fig. 2] tratta da Elements of Quaternions [2] che rappresenta lo stesso concetto. Il libro in questione è successivo e il vettore non è ancora rappresentato nel modo a noi familiare, bensì la freccia è “incorporata” nel segmento. In questo libro l’autore (o il tipografo) è stato costretto a disegnare due figure separate.
Daniele Capo
Note